Un Natale senza luci è come una torta di compleanno senza candeline, ma se ci lasciamo prendere la mano con le luminarie la festività più attesa dell’anno rischia di trasformarsi in un’occasione per far impennare la bolletta dell’elettricità.

Secondo le stime di Greenpeace, con l’energia dissipata dall’illuminazione natalizia si potrebbe coprire il consumo elettrico di una città di 1 milione di abitanti nell’ora di punta. Ecco qualche accorgimento per un Natale non solo bianco, ma anche “verde”.

Se avete le cantine piene di chilometri di vecchie luminarie, sostituitele con luci natalizie LED. Sono un po’ meno economiche, ma durano più a lungo, richiedono poca manutenzione e consentono di risparmiare fino all’80% di energia rispetto alle normali lampadine. A differenza dei bulbi a fluorescenza, poi, si accendono subito. E sono disponibili in una vasta gamma di colori.

Ancora meglio sarebbe acquistare un set di lucine solari con un piccolo pannello fotovoltaico incluso (ideali per decorare gli esterni). Senza alcuna presa elettrica, esistono fisse o a intermittenza, si attivano appena fa buio e rimangono accese anche 8-10 ore, in base a quanta luce ha incamerato il pannello durante il giorno.

Che abbiate luci tradizionali o LED, potrete goderne anche limitando gli sprechi. Tenerle accese di giorno, mentre siete in ufficio o durante la notte, quando nessuno le vede – a meno che non soffra d’insonnia – è un inutile consumo di energia, oltre che una pratica poco sicura. Accendetele con parsimonia, la sera quando siete a casa, e solo nella stanza in cui vi trovate. Oppure impostate il timer per l’accensione programmata, se le vostre luminarie ne sono dotate. Dopo l’Epifania apprezzerete gli effetti di questa buona abitudine sulla bolletta.

 

Fonte: Focus.it